Vanni Zucchello intervista: Giacomo Lago, Campione Italiano Under 18....
Ciao Giacomo,come ti senti dopo aver messo a segno per la
seconda volta un risultato così importante?
Sicuramente sono fiero di aver raggiunto per la seconda volta
in tre anni il gradino più alto del podio, tuttavia ciò che mi rende veramente
felice è il fatto di aver ricevuto inaspettati complimenti da parte di numerosi
campioni.
Come è stata la tua preparazione per i campionati italiani
trota lago?Hai avuto qualche consiglio tecnico da parte dei tuoi compagni di
società?
Quest'anno, per la preparazione delle due gare, mi sono
fidato quasi esclusivamente ai consigli dei miei compagni di squadra. Però non
avendo mai pescato nel lago di Martinengo (BG) ho chiesto anche alcune dritte
ai pescatori del luogo e così ho elaborato una mia idea sul tipo di pesca da praticare.
C’è stato un momento in cui pensavi di non vincere il
titolo?
La domenica mattina, a differenza del sabato, ho sentito
maggiormente la gara e dopo i primi turni ho avuto paura di non farcela. Però
mi sono subito rimesso in carreggiata e dopo aver acquisito un pò di vantaggio
ho pescato con maggiore tranquillità.
Da quanto pratichi l’agonismo trota lago, e quanto tempo
dedichi a questo sport?
Pratico l'agonismo trota lago dal 2006, anno in cui ho
partecipato al primo campionato italiano. Durante l'anno partecipo a numerose
gare, ma purtroppo a causa della scuola e di altri impegni non riesco ad
allenarmi durante la settimana.
Ti reputi un agonista completo,velocista, tecnico o
ricercatore?
Credo di essere soprattutto un velocista, infatti, mi sento a
mio agio in laghi di piccole e medie dimensioni dove praticare la pesca a
piombo e corona. Devo però ammettere che anche la pesca a bombarda mi piace, ma
devo sicuramente migliorare nella ricerca che è il mio punto debole.
Chi è Giacomo Lago?Oltre la pesca hai altri interessi?
Frequento il quinto anno di Liceo Scientifico e nel tempo
libero, oltre a praticare la pesca, faccio il dj in alcuni locali della mia
zona.
C’è qualcuno in particolare che ti senti in dovere di
ringraziare per i successi ottenuti?
Se sono riuscito ad ottenere questi risultati è sicuramente
merito anche di alcune persone. Vorrei ringraziare Elia Visentin che durante
tutte e due le gare mi ha aiutato sul piano tecnico e mentale, inoltre ringrazio il super Franco Zoppelletto
che è sempre pronto a mettere a mia disposizione la sua enorme esperienza. Voglio
anche ringraziare lo splendido gruppo, nato due anni fa, della Garisti Club
2010 che mi sopporta e aiuta sempre. Infine un doveroso ringraziamento va alla
mia famiglia da mio padre che ogni domenica mattina si sveglia all'alba per
portarmi alle gare a mia madre e mia sorella che nei momenti importanti ci sono
sempre. Ovviamente ci sarebbe poi un elenco lunghissimo di persone che ad ogni
gara mi danno qualche piccola dritta che aumenta la mia esperienza, anche a
loro va rivolto il mio grazie.
Hai qualche obbiettivo futuro?
Il mio prossimo obbiettivo è quello di raggiungere l'élite;
per ora siamo primi nel campionato di A/2,
però mancano ancora due prove e tutto può cambiare, speriamo in bene
(incrocio le dita).